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La nuda proprietà

✅Vuoi vendere o acquistare una nuda proprietà ma hai molti dubbi e vorresti capire bene quali potrebbero esser i benefici ?

➡️1. Cos’è la nuda proprietà?

La nuda proprietà è il valore dell’immobile decurtato dell’usufrutto. Quindi in parole semplici, vendere la nuda proprietà significa vendere il proprio immobile, ma tenendo per sé il diritto di viverci ed utilizzarla come se fosse propria per tutta la vita

➡️2. Quali sono i vantaggi della nuda proprietà per chi vende?

Chi vende la nuda proprietà dell’immobile si riserva il diritto di abitare e godere l’immobile per tutta la vita (usufrutto)incassando subito un capitale che può aiutarlo a vivere meglio, in tranquillità, oppure aiutare i suoi figli a comprare una casa e/o avviare un’azienda.

I principali benefici sono :
✔️non pagare nessun canone di locazione per godere di quella casa;
✔️far vivere con lui chi vuole;
✔️decidere di affittarla ottenendo una rendita;
✔️cedere l’usufrutto a titolo oneroso se non è vietato dalle pattuizioni con il nudo proprietario;
✔️ottiene immediatamente dal nudo proprietario una liquidità che può impiegare per le sue esigenze

➡️3. E per chi compra?

Chi compra la nuda proprietà acquista un immobile oggi, a un prezzo agevolato, in base all’età dell’usufruttuario.
Durante il periodo in cui l’usufruttario rimane in casa, la nuda proprietà si rivaluta doppiamente: sia grazie all’incremento del valore di mercato dell’immobile, sia grazie all’avanzamento dell’età dell’usufruttario.
In sintesi quindi i principali benefici sono :
✔️realizzare una importante rivalutazione, sicuramente maggiore di quella che avrebbe ottenuto acquistando da subito la piena proprietà;
✔️acquistare – per legge – la piena proprietà dell’immobile al momento della morte dell’usufruttuario ovvero decorso il termine di durata dell’usufrutto, con un notevole guadagno fra prezzo dell’investimento iniziale e successiva rivalutazione.

➡️4.Chi è l’usufruttuario?

L’usufruttario è chi, una volta ceduta la nuda proprietà di un immobile, ha il diritto di goderne l’uso per tutta la vita o entro un periodo determinato in fase di contratto. L’usufruttuario può essere una persona sola oppure due coniugi.
Se vuole, l’usufruttuario può anche affittare l’immobile o vendere l’usufrutto a terze persone nei limiti dei termini previsti nel contratto della vendita della nuda proprietà. Eventualmente, l’usufrutto è trasferibile ai terzi sempre nei limiti previsti nel contratto della vendita della nuda proprietà, oppure in accordo con il nudo proprietario post-contratto.

➡️5. Chi è il nudo proprietario?

Il nudo proprietario è chi ha il diritto di proprietà su un immobile, ma non il diritto di goderne l’uso. Il nudo proprietario ha la facoltà di trasferire a terzi in qualsiasi momento la nuda proprietà dell’immobile stesso, potendo nel caso realizzare un guadagno perché l’immobile può essersi rivalutato, e contemporaneamente, trascorso il tempo, sarà aumentata l’età dell’usufruttuario

➡️6. Si può vendere anche la nuda proprietà di una seconda casa o di una casa affittata?

Sì, tutti i vantaggi rimangono gli stessi. Nel caso in cui la casa sia affittata Nel caso in cui la casa sia affittata, l’usufruttuario continuerà a percepirne gli affitti

➡️7. Com’è calcolato il prezzo di vendita?

Partendo da una valutazione a valore si applica un coefficiente secondo l’età dell’usufruttario (abitante/i) della casa. Questi coefficienti sono redatti periodicamente dal ministero delle finanze e sono basati sulle aspettattive di vita statistica in Italia e sul tasso di interesse legale in vigore.
In ogni caso il prezzo di vendita è stabilito dal venditore.

➡️8. Chi paga le spese e le tasse ?

Generalmente le spese di manutenzione ordinaria dell’abitazione sono a carico dell’usufruttario (custodia, amministrazione, manutenzione generale).
L’usufruttario è tenuto a mantenere l’immobile in buono stato, senza danneggiarlo o modificarlo all’insaputa del nudo proprietario. Così come le spese straordinarie (le spese strutturali) sono a carico del nudo proprietario
Ciò può essere comunque oggetto di trattativa tra le parti.
Giuridicamente si afferma che il pagamento della tasi ma anche dell’irpef è a carico di chi ha la disponibilità del bene, proprio perché gode di un diritto reale.
L’articolo 1008 c.c. del codice stabilisce infatti che ” l’usufruttuario è tenuto, per la durata del suo diritto, ai carichi annuali, come le imposte, i canoni, le rendite fondiarie e gli altri pesi che gravano sul reddito.”

➡️9. Cosa significa usufrutto a tempo e come si calcola?

Il diritto di usufrutto è sempre temporaneo. Non può infatti durare oltre la vita dell’usufruttuario o, se questo è una persona giuridica, oltre il termine di trent’anni.
L’usufrutto, che viene disposto contro il proprietario, può essere costituito anche a favore di una pluralità di viventi e, se disposto esplicitamente nell’atto che trattasi di usufrutto congiunto, opera fra questi il diritto di accrescimento, estinguendosi in questo caso l’usufrutto alla morte dell’ultimo superstite, diversamente, alla morte di ogni usufruttuario, la relativa quota si consoliderà con la nuda proprietà.

L’usufrutto a tempo è la possibilità di usufruire dell’immobile del quale si è ceduta la nuda proprietà per un periodo di tempo predeterminato e quindi non legato all’età dell’ usufruttuario.

Consigliamo di calcolare il valore commerciale dell’ usufrutto a tempo scontando gli anni della durata dello stesso dall’aspettativa di vita media indicata dall’ istat che oggi si aggira intorno agli 85 anni, facendo quindi riferimento alle normali tabelle per il calcolo della nuda proprietà.

Ad esempio il valore della nuda proprietà di un immobile con un usufrutto a tempo della durata di 10 anni viene calcolato come se l’usufruttuario avesse 75 anni e di conseguenza la nuda proprietà ha il valore commerciale pari al 65% del valore della piena proprietà.

Qualora l’usufruttuario decedesse durante il periodo in cui l’usufrutto a tempo fosse ancora in vigore, l’usufrutto e la nuda proprietà si congiungerebbero nella loro nella piena proprietà e l’immobile entrerebbe nella piena disponibilità del nudo proprietario.

➡️10. Gli oneri fiscali di questa operazione.

Chi acquista la nuda proprietà di un’abitazione, deve pagare le imposte indirette secondo le aliquote ordinarie ma in base al valore della nuda proprietà e dei coefficienti inerenti il valore di usufruttò. Il 9%, dunque, sul prezzo o valore catastale dell’immobile o il 2% nel caso abbia i requisiti prima casa.

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SilvanaMaltese

Agente Immobiliare per passione da oltre vent'anni. La mia mission è aiutare le persone a vendere e comprare casa e a realizzare i loro sogni.

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